mercoledì 14 novembre 2012

Gattaca - La porta dell'universo


Oggi vi presentiamo il trailer di un film che parla dei potenziali effetti disastrosi dell'eugenetica ovvero una società dove ogni essere umano è ridotto solo alla sequenza del codice genetico.
Questo film può aiutarci a riflettere e a porci alcune domande: è una realtà possibile? è giusto che gli esseri geneticamente "imperfetti" subiscano delle deprivazioni a vantaggio di altri geneticamente più adatti?




Intervista a Carlo Flamigni su genetica, medicina, eugenetica

Il discorso che affronta il dott. Flamigni spazia su un ambito più vasto di quello che si vuole esplorare questo blog. Tuttavia è una panoramica molto interessante su temi ( medicina, etica, eugenetica) che sono difficilmente separabili. Buona visione.



PRIMA PARTE





SECONDA PARTE





TERZA PARTE


L’eugenetica e l’agenda mondiale per il de popolamento


Esiste un club chiamato good club che discute sul de popolamento mondiale. Tempo fa filantropi miliardari riunitisi per iniziativa di Bill Gates hanno discusso per unire le forze e vincere gli ostacoli politici e religiosi che si oppongono al cambiamento riguardante il sovrappopolamento mondiale. Tra questi, Ted Turner, è dell’idea di ridurre la popolazione del 95% e a questo scopo ha devoluto un miliardo di dollari a un' organizzazione chiamata Fondazione delle Nazioni Unite che assieme alla Fondazione Turner, hanno lo scopo di controllare la popolazione attraverso la distribuzione dei preservativi, del sostegno all’aborto e di altri metodi per promuovere l’agenda eugenetica, così come del resto Bill Gates ha donato ingenti somme di denaro a delle organizzazioni che servono realmente a promuovere il movimento eugenetico. La Fondazione Rockfeller , al fine di mettere la scienza al servizio dell’eugenetica , fondò il Progetto per creare una razza di capi con l’ingegneria genetica, anche  Hitler e i nazisti avevano fatto la stessa cosa chiamandola: la razza dei padroni ariani. L’eugenetica di Hitler fu finanziata in larga parte dalla stessa Fondazione Rockfeller, quella che oggi costruisce una riserva di semi per il giudizio finale, allo scopo di preservare dei campioni di ogni seme presente sul pianeta. Gli scienziati dell’eugenetica di Hitler, molti dei quali sono stati condotti negli USA dopo la guerra, per proseguire le loro ricerche biologiche, hanno gettato le basi di ingegneria genetica di diverse forme di vita. La stessa Fondazione Rockfeller, creò quella che viene chiamata Rivoluzione verde, volta a risolvere il problema della fame nel mondo su larga scala tra cui in Messico e India. In realtà la Rivoluzione verde era un’idea della famiglia Rockfeller per sviluppare un’industria agraria a livello mondiale per poterne poi assumerne il monopolio analogamente a quanto era già avvenuto nel mondo dell’industria petrolifera. L’ideologia eugenetica e di riduzione della popolazione si integra bene nel movimento ambientalista e in quello sulla teoria del riscaldamento climatico causato dall’uomo. Dal momento che il pianeta subisce una forte caduta della produzione di beni primari per il sostentamento della popolazione, il Fondo Mondiale per la natura ha pubblicato nel 2008 il suo Living Planet Report in cui sostiene che, poiché i bisogni dell’uomo quali cibo, acqua, energia e materiali, rappresentano la più grave minaccia per la biodiversità, il consumo umano dovrebbe essere ridotto almeno del 30%. Secondo questo rapporto, più dei ¾ della popolazione mondiale vive nei paesi dove il consumo supera la loro bio capacità (espressa sotto forma di Impronta ecologica). Per questo gli autori chiedono la riduzione della popolazione, del consumo individuale e delle risorse utilizzate o dei rifiuti emessi per produrre beni e servizi. Se queste raccomandazioni venissero applicate, condurrebbero alla morte di centinaia e migliaia di persone. Altri come il Dr. Eric R. Pianka, biologo americano, per salvare il mondo, in un discorso all’ Accademia delle scienze del Texas nel 2006, proponeva di sterminare il 90% della popolazione umana utilizzando il virus dell’Ebola. Nel 2002, il Melbourne Age riportava dei documenti che scrivevano il piano dell’immunologo Sir. Macfarlane Burnet per aiutare il governo australiano a sviluppare delle armi biologiche che potessero essere utilizzate contro l’Indonesia e altri Paesi sovrappopolati dell’Asia sudorientale. Egli raccomandava che venissero sviluppate armi chimico biologiche per propagare malattie infettive in quei paesi. Un importante ruolo nel promuovere la pseudoscienza dell’eugenetica fu svolto da James Watson che fu direttore del Progetto Genoma Umano. Egli fu un importante promotore della mappatura genetica, un test che determina se una coppia sia a rischio di fare un figlio con disturbi genetici ereditari. Dal momento che la mappatura ha fatto aumentare il numero di aborti di bambini considerati imperfetti, molti hanno denunciato la sua adozione come un camuffamento dell’eugenetica o dell’eugenetica volontaria.

Il caso Bill Gates

Qui vi proponiamo un estratto di un discorso di Bill Gates riguardo il controllo delle nascite. Ci rendiamo conto che queste informazioni possano sembrare cospiratorie, pertanto vi invitiamo a leggerlo con le dovute precauzioni, senza arrivare a giudizi definitivi.


Bill Gates, uno degli uomini più ricchi del mondo e fondatore della Microsoft, è un eugenista convinto, lo ha pubblicamente dichiarato. Gates dichiara durante un' intervista che i pazienti anziani che vengono sottoposti a costosi trattamenti medici dovrebbero essere soppressi e i soldi spesi in un altro modo. Bill Gates ha reso orgoglioso il proprio padre portando avanti la tradizione familiare di élitarismo dove la popolazione, in generale, deve essere controllata, ridotta e in certi casi addirittura estinta. Alcuni insinuano che ottenendo un coinvolgimento nell'industria dei vaccini, attraverso i suoi investimenti, Gates sarebbe quindi in grado di rendere il suo desiderio di spopolamento mondiale più vicino alla realtà. Durante una conferenza TED (Conferenza su tecnologia,intrattenimento e design) nel febbraio 2010,lo stesso Gates ha lasciato intendere che i vaccini sarebbero stati usati per ridurre la popolazione mondiale e abbassare le emissioni di CO2. Egli si sarebbe impegnato nel ridurre la popolazione mondiale nel nome di combattere il surriscaldamento globale e tutto ciò potrebbe risultare allarmante considerando appunto che la sua fondazione "Bill e Melinda Gates" finanzia la produzione e la distribuzione di vaccini nel terzo mondo. Questo potrebbe risultare contraddittorio perché i vaccini dovrebbero portare a un miglioramento, si suppone che salvino vite, a meno che Gates non si stesse riferendo ai vaccini per sterilizzare le persone. Proprio uno degli attuali progetti della sua fondazione, infatti, ruoterebbe intorno al finanziamento di un" programma di sterilizzazione che userebbe penetranti raffiche di ultrasuoni dirette sui testicoli dell'uomo per renderlo sterile per 6 mesi." La sua intenzione sarebbe quella di usare miliardi di dollari in vaccini per finanziare proprio la diminuzione della popolazione mondiale nel terzo mondo, scopo che potrebbe essere raggiungibile qualora i vaccini fossero progettati per la sterilizzazione forzata degli individui o per provocare degli aborti forzati. In questo modo Gates arriverebbe al suo obiettivo cioè una riduzione della popolazione del 10-15%.


Ecco il video (in inglese) dove il plurimiliardario Gates affermerebbe quanto detto sopra.






Secondo le parole di Gates bisognerebbe seguire una politica eugenetica in 3 punti:

  • Attraverso lo studio degli alberi genealogici per identificare le famiglie "difettose", che generano persone "inadatte".
  • Poi seguendo un'eugenetica negativa che prevede la segregazione e  la sterilizzazione coatta.
  • Infine seguendo un eugenetica costruttiva che deve favorire la creazione di una master race (razza dominante), modellata sulle caratteristiche dell'élite americana.

Eugenetica: il parere degli esperti



La domanda è: c'è una lontana relazione tra la ricerca di una società di persone senza malattie e le manipolazioni genetiche che potrebbero creare esseri in serie o su misura? Francesco Cassata, professore all'università di Genova e studioso di storia dell'eugenetica,autore del libro"Molti, sani e forti. L'eugenetica in Italia" (Bollati Boringhieri, 2006),prende in considerazione il periodo compreso tra inizio '900 e gli anni '70, facendo anche alcune riflessioni sulle polemiche sorte intorno alla legge 40/2004 sulla fecondazione assistita.
Cassata afferma che accanto all'eugenetica "nordica" contraddistinta da controllo delle nascite, sterilizzazioni...ecc vi è un eugenetica "latina" improntata su misure pronataliste e diffusa nei paesi cattolici come l'Italia.
Gli eugenisti, sostiene Cassata, non erano dunque solo i "Mendeliani" ma anche i grandi nomi della storia della biologia e non solo, i reazionari antisemiti, razzisti, sessisti, classisti, ma anche i sostenitori del controllo delle nascite, dell'amore libero, dell'uguaglianza tra gli individui.

Carlo Alberto Defanti, lo specialista che ha avuto in cura Eluana Englaro, dice che oggi qualsiasi proposta di intervento sul processo procreativo anche se per prevenire la nascita di bimbi con gravi malattie viene condannata come "deriva eugenetica". Defanti: "L'eugenetica non c'entra nulla con la diagnosi preimpianto". Quest'ultima è una pratica che la genetica umana moderna ha messo appunto da non molti anni e che viene regolarmente eseguita in molti paesi europei. Volere un figlio sano perchè non debba patire inutilmente e morire precocemente per malattie genetiche devastanti e incurabili non può dunque essere paragonato all'idea nazista di selezione della razza; si tratta ,dice Defanti, di un ricorso scorretto al "tabù dell'eugenetica". La diagnosi prenatale e quella preimpianto dovrebbero essere considerate esami per la tutela della salute della madre e del nascituro, sostiene il professore. Lo stesso afferma infine che la posizione dei vescovi si rifà all' idea di "lasciar fare alla natura", ma se così fosse, la medicina moderna dovrebbe essere abbandonata trattandosi di un enorme processo artificiale.

Eugenetica e Chiesa: parla Macrobio



Di seguito vi proponiamo uno stralcio di un intervista al professor L. Macrobio per cercare di capire un po' meglio quale sia la posizione della Chiesa Cattolica riguardo le pratiche eugenetiche.

Qui troverete i passaggi più interessanti, se voleste visionare l'intera intervista la potete trovare su Zenit.org.


Quali furono  le reazioni della Chiesa Cattolica?
L. Macrobio.

Macrobio: La Chiesa, già dal nascere delle teorie di Malthus, di Darwin, Gobineau, Spencer e Galton, si trovò in forte disaccordo rispetto a queste posizioni. Il punto essenziale è lo scontro di due diverse concezioni dell’uomo. La Chiesa fa riferimento all'uomo fatto ad immagine e somiglianza di Dio, e rifiuta ogni forma di riduzionismo biologico dell’essere umano. La visione cattolica dell’uomo è che: ogni uomo, qualsiasi sia il suo stato, ha un’enorme dignità, tanto che la sua presenza è determinante nella storia.


Lei ha condotto alcune ricerche sull'insegnamento bioetico di Pio XII. Può raccontarci cosa pensava il Pontefice Pio XII delle teorie eugenetiche e dell’antisemitismo?

Macrobio: Il Pontefice prese chiaramente posizione contro l’eugenismo e l’antisemitismo. Il giorno 2 dicembre 1940 il Sant’Uffizio promulgava un decreto, approvato e confermato da Pio XII, in cui rispondeva alla seguente domanda: “Forse che sia lecito, per incarico della pubblica autorità, uccidere direttamente quelli che, quantunque non abbiano commesso alcun crimine meritevole di morte, tuttavia per i loro difetti fisici o psichici non possono essere utili alla Nazione e possono essere per lei un peso e si stima che possano essere di impedimento a suo vigore e alla sua forza?” (si noti, qui, l’eco del linguaggio delle leggi razziali). 

La risposta, come d’uso per questi documenti, era molto sintetica: “No, essendo contrario alla legge naturale e al precetto divino”. Vale la pena notare la successione delle due motivazioni: l’eugenismo è contrario in primis alla legge naturale. Ossia: è appannaggio di tutti gli uomini, credenti e non credenti, riconoscere la profonda irragionevolezza di questa posizione.


Su questa stessa linea, il 3 agosto 1946 (a poco meno di due mesi dalla fine del processo di Norimberga, che terminerà il 1° ottobre 1946) Pio XII, parlando ai delegati del Supremo Comitato Arabo della Palestina, afferma: “(…) così come condannammo, a più riprese, nel passato, le persecuzioni di un fanatico antisemitismo scatenate contro il popolo ebraico. Questa attitudine di perfetta imparzialità, Noi l’abbiamo sempre osservata nelle circostanze più varie, e Noi intendiamo conformarCi ad essa anche nel futuro”. Ancora una volta una dichiarazione esplicita, nella quale si accenna a più interventi contro l’antisemitismo, ed ancora una volta non si trovano smentite a questa affermazione da parte degli interessati.


Perché la Chiesa si è opposta e continua ad opporsi alle teorie eugenetiche? 


Macrobio: Le teorie eugenetiche, introducono una discriminante arbitraria nella definizione di uomo. Per la Chiesa cattolica non esiste un “uomo più” ed un “uomo meno”, perché l’umanità non è definita a partire da caratteristiche esteriori (salute, bellezza, aspetto…) e nemmeno interiori: dal più grande peccatore al più grande santo tutti siamo Figli in Cristo.


Si noti che “essere figlio del Figlio” elimina alla radice due possibili derive equamente pericolose. Da una parte, infatti, non si può essere “più figlio” o “meno figlio”: la figliolanza appartiene alla natura dell’uomo, al suo essere profondo, e non è quantificabile. Dall’altra si evita di cadere nell’omologazione più totale: il rapporto genitore -figlio è unico, anche se i figli sono molti. Anzi, è proprio compito di un genitore fare in modo che ciascun figlio “diventi ciò che è”, esprima al massimo le sue potenzialità.


La Chiesa, dunque, nella misura in cui è fedele a questo dato, non può che opporsi ad ogni teoria che penalizzi un uomo a favore di un altro. E questo indipendentemente dal metodo utilizzato. Che si tratti di razzismo verbale, che si intervenga sulla sessualità delle persone, che, come è successo nei totalitarismi nazifascisti e comunisti, si arrivi ad eliminare fisicamente l’uomo o si tenti di “programmare” un uomo nuovo selezionandone alcune caratteristiche, il concetto non cambia: ovunque sia minacciata la dignità filiale di un uomo, la Chiesa ha il dovere morale di opporsi fermamente.

Papato ed Eugenetica

Anche la più alta delle istituzioni della Chiesa Cattolica ha pronunciato a più riprese il suo dissenso verso la pratica di alcune tecniche scientifiche, tra le quali l'aborto selettivo, che potrebbero essere definite eugenetiche. I pontefici, a favore della vita e dell'uguaglianza tra gli uomini, si sono sempre dichiarati contrari a queste pratiche.

A tal proposito Giovanni Paolo II scriveva nella Evangelium Vitae le seguenti parole riferendosi alla ricerca scientifica: "Accade non poche volte che queste tecniche siano messe al servizio di una mentalità eugenetica, che accetta l'aborto selettivo, per impedire la nascita di bambini affetti da vari tipi di anomalie. Una simile mentalità(...) pretende di misurare il valore di una vita umana soltanto secondo parametri di "normalità" e benessere fisico."






Secondo l'attuale papa, Benedetto XVI, nessuna scienza si deve isolare pretendendo di possedere l'ultima parola, ma deve condividere la comune vocazione per giungere alla verità pur nella differenza delle metodologie e dei contenuti propri a ogni scienza.
Questi, durante un discorso ai partecipanti al Congresso "Le nuove frontiere della genetica e il rischio dell'eugenetica", definisce l'eugenetica come quella mentalità che tende a giustificare una diversa considerazione della vita e della dignità personale fondata sul proprio desiderio e sul diritto individuale che privilegia le capacità operative: l'efficienza, la perfezione e la bellezza fisica a detrimento di altre dimensioni dell'esistenza non ritenute degne.

Il prof. Dallapiccola sulla diagnosi prenatale




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